Straordinari negati agli infermieri, il caposala: "Li pago io"
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Ha deciso di pagare gli straordinari dei suoi sottoposti di tasca propria.
Francesco Scorzelli, 59enne caposala dell’ospedale San Leopoldo Mandic di Merate (Lecco), ha sborsato 450 euro (in ricariche telefoniche) per i "suoi" sottoposti, che hanno rinunciato a ferie e riposi per sostituire due colleghe in maternità.
I fatti risalgono allo scorso mese di gennaio, ma sono stati resi noti da Scorzelli solo oggi.
Il caposala aveva chiesto agli infermieri di rinunciare a delle ore di riposo per coprire turni extra, concordando con i superiori delll’Asst, l’Azienda socio-sanitaria territoriale, di riconoscere loro un emolumento a titolo di straordinario.
Non si parla di cifre straordinarie, ma di 50 o al massimo 70 euro lorde a testa, per 7 lavoratori. Ma per un cavillo burocratico quest'indennità aggiuntiva non è mai stata pagata.
Per questo Scorzelli ha provveduto di tasca sua, per ringraziare i lavoratori per la disponibilità, utilizzando una parte del suo premio per la produttività. E poiché ripagare i colleghi con del denaro sarebbe stato illegale, ha optato per delle ricariche telefoniche.
(Redazione Online/F)