Fabrizio Corona è stato assolto in via definitiva dall'accusa di intestazione fittizia di beni relativamente alla vicenda dei 2,6 milioni di euro trovati in parte in Austria in parte in un controsoffitto.

La Procura non ha presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza d'appello.

Nello stesso processo Corona è stato condannato in secondo grado a sei mesi, per un illecito fiscale su una cartella esattoriale. Condanna contro cui i legali dell'ex re dei paparazzi hanno presentato ricorso alla Suprema Corte.

La Corte d'Appello di Milano aveva spiegato che non può essere ritenuto un'intestazione fittizia di beni "il deposito di contanti in un'abitazione privata", nascosto e reso occulto solo per evitare "sottrazioni", ovvero furti. Stesso dicasi per le somme custodite in cassette di sicurezza.

Quanto all'illecito per cui era stato condannato, si tratta di "proventi in nero delle attività lavorative di Corona".

Corona tuttavia resta in carcere a San Vittore, e deve scontare anche il periodo passato in affidamento terapeutico (cinque mesi), annullato dal giudice per via delle violazioni che lo hanno fatto finire nuovamente in cella. Il fine pena - relativo anche alle condanne definitive subite in passato - è previsto per l'autunno 2022.

(Unioneonline/L)
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