"Accolgo con convinzione e apprezzamento la richiesta del sindaco di Pesaro di sostenere la candidatura della senatrice Liliana Segre al Premio Nobel per la Pace".

Queste le parole Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha risposto con favore alla proposta contenuta nella lettera che il primo cittadino Matteo Ricci ha inviato ai presidenti dei due rami del Parlamento per chiedere il sostegno alla candidatura della senatrice a vita al Premio Nobel per la Pace nel 2020.

In questi giorni molti comuni sardi - tra cui Carloforte e Villamassargia - hanno conferito la cittadinanza onoraria a Segre, proposta avanzata anche nel capoluogo.

"Ritengo sia un giusto e doveroso riconoscimento per ciò che la senatrice rappresenta, per la sua storia e per il suo impegno in favore della custodia della memoria dell'Olocausto e contro l'odio, l'intolleranza, l'indifferenza", ha aggiunto ancora Casellati.

La presidente del Senato ha spiegato inoltre che "Liliana Segre è un simbolo per tutti noi, una donna straordinaria che in Senato oggi rappresenta idealmente tutte quelle donne e quegli uomini che nella parte più buia della nostra storia si sono sacrificati, hanno combattuto e sofferto per fare dell'Italia una nazione, libera e democratica".

"La senatrice ha sempre avuto e sempre avrà la mia stima e il mio sostegno. È proprio a lei infatti che, nel marzo dello scorso anno, ho dedicato il mio discorso d'insediamento alla Presidenza del Senato" ha concluso.

Anche il presidente della Camera Roberto Fico si è detto favorevole a sostenere la proposta del sindaco di Pesaro: "Segre rappresenta una figura di riferimento per tutta l'Italia e tutto il Parlamento".

"IL NOBEL A CHI LO MERITA" - "Bisogna dare i premi Nobel a chi li merita veramente, non a una cittadina molto più semplice come sono io. Lasciamo i Nobel ai Nobel", ha commentato la senatrice, arrivando al teatro sociale di Alba (Cuneo), nel 70/esimo anniversario dell'assegnazione della medaglia d'oro al valore militare della cittadina cuneese simbolo della Resistenza.

(Unioneonline/F)
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