Il primo comune è stato quello di Baunei, poi è iniziata la corsa dei municipi sardi a conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, la senatrice a vita deportata ad Auschwitz e sopravvissuta, da pochi giorni sotto scorta per via degli insulti e le minacce che riceve quotidianamente sul Web.

"Abbiamo deciso di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, senatrice a vita, matricola 75190 ad Auschwitz", ha scritto il sindaco di Baunei Salvatore Corrias sul suo profilo Facebook.

L'idea sarà presto portata all'attenzione del consiglio comunale. "I motivi di questo riconoscimento - continua il primo cittadino - sono tutti nei fatti della storia, di questa storia, dal binario 21 ai giorni nostri. Alle persone, alle comunità, alle istituzioni spetta il dovere della testimonianza. Per questo porteremo la nostra proposta nella prossima seduta del consiglio comunale".

Ma Baunei, dicevamo, è stato solo il primo, perché poi il tam tam è rimbalzato in poche ore in tutta l'Isola. E ora è corsa, da Sud a Nord, per far ottenere la cittadinanza onoraria alla Segre. Una sessantina i sindaci che hanno aderito.

E, parlando dei grandi centri, a Sassari il centrosinistra compatto chiede la stessa cosa alla maggioranza, "quale segno di riconoscimento del valore universale della lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza".

La mozione è stata già protocollata, prima firmataria Carla Fundoni, Pd. Nel documento si ricordano "l'alto valore morale e civile" dell'impegno della senatrice, "il valore collettivo della sua storia personale" e quello "etico della sua testimonianza", oltre ai recenti episodi di intolleranza che hanno convinto il prefetto di Milano ad assegnarle la scorta.

(Unioneonline/L)
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