Una delegazione del Pd è salita sulla Sea Watch, e ora Matteo Orfini e Maurizio Martina sono indagati, ha fatto sapere il presidente del Pd.

IL DIVIETO E L'INCONTRO IN PREFETTURA - Questa mattina i dem erano già pronti a salire su un gommone per andare sulla nave della Ong per verificare le condizioni dei 47 migranti che da quattro giorni attendono l'ok allo sbarco davanti alle coste di Siracusa, quando è arrivata l'ordinanza della Capitaneria di Porto che ha di fatto isolato l'imbarcazione.

La delegazione del Pd ha chiesto un incontro in prefettura, al termine del quale è arrivato l'ok: i dem possono raggiungere la nave e salirci a bordo.

"Sono qui a Siracusa per tenere alta l'attenzione e cercare di dare una mano assieme alle tante associazioni che stanno lavorando su questo fronte. La cosa fondamentale è mettere in sicurezza queste persone ed evitare che si giochi sulla loro pelle un altro tempo di questa campagna sbagliata che il governo ormai ha armato da mesi. Chi viola la legge è il governo italiano. Bisogna fare attraccare queste persone che sono a pochi metri da noi, non accetto che qualcuno giochi a risiko, non è così che si risolve la vicenda", ha affermato Maurizio Martina.

I dem si sono detti pronti a denunciare il ministro che, dal canto suo, ha risposto "con un sorriso". "Io non mollo", ha detto.

ORFINI E MARTINA INDAGATI - Matteo Orfini e Maurizio Martina sono indagati per essere saliti sulla nave della Ong. Lo ha comunicato lo stesso Orfini in un tweet: "I campi in Libia sono un inferno che non finisce mai, ci hanno detto i migranti che sono sulla Sea Watch. Io e Martina siamo appena rientrati in porto, ora stiamo facendo l'elezione di domicilio perché a quanto pare siamo indagati per essere saliti sulla nave".

"Mi porto dietro gli sguardi di queste persone, basta guardarli negli occhi per capire la fatica che hanno fatto", ha affermato invece Martina.

LA PROCURA - Sulla vicenda è intervenuto anche il procuratore di Siracusa, che ha smentito sia Di Maio che Salvini. Il vicepremier M5S ha detto ieri sera da Giletti: "Sequestriamo la nave, facciamo scendere i migranti e mandiamoli in Olanda", forse il suo voleva essere un suggerimento ai magistrati visto che in Italia i sequestri li dispone il giudice e non il ministro. Quello leghista aveva invece affermato di avere prove sulla violazione delle leggi da parte della Sea Watch.

Fabio Scavone, procuratore di Siracusa, ha affermato: "Nella decisione di non attraccare in Tunisia viste le condizioni meteo marine, il comandante della Sea Watch 3 non avrebbe commesso reati, scegliendo una rotta che riteneva più sicura. Anche l'ingresso nelle acque italiane per motivi di sicurezza, secondo la nostra attuale valutazione, non costituirebbe reato".

(Unioneonline/L)

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