Le forze dell’ordine, nel corso degli scontri di sabato a Roma, hanno contenuto la “furia devastatrice dei manifestanti più facinorosi che avrebbe potuto determinare conseguenze ancora più gravi”.

Lo ha detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese durante il question time alla Camera sui fatti avvenuti lo scorso weekend nella Capitale, con scene di violenza nel corso delle manifestazioni anti-Green pass, assalto alla sede della Cgil e al pronto soccorso del Policlinico Umberto I.

A sollecitare il suo intervento in Parlamento è stata un'interrogazione del capogruppo Fdi Francesco Lollobrigida. Per Fratelli d’Italia il Viminale non ha fatto abbastanza per evitare l’escalation.

L’INTERVENTO – Si difende invece Lamorgese soprattutto sulla figura del leader di Forza Nuova di Roma, Giuliano Castellino, tra i promotori della rivolta e dell’irruzione nella sede della Cgil (da lui ampiamente annunciata prima di entrare in azione): “La scelta di procedere coattivamente nei suoi confronti non è stata ritenuta percorribile dai responsabili dei servizi di sicurezza, perché in quel contesto c'era l'evidente rischio di una reazione violenta dei suoi sodali con degenerazione dell'ordine pubblico".

Castellino, ha ricordato il ministro, "è destinatario di daspo, sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, restrizione della mobilità dalle 6.30 di mattina e divieto di mobilità dalle 21 in poi. La sua condotta evidenziatasi in seguito con il raid alla sede della Cgil ha portato al suo arresto in flagranza differita e la sua posizione è al vaglio della magistratura per gravissime contestazioni mossegli". L'uomo, ha aggiunto, "in passato era già stato oggetto di diverse segnalazioni per violazioni al regime di sorveglianza speciale".

La questione dello scioglimento di Forza Nuova, ha sottolineato ancora il ministro, "è all'attenzione del governo la cui azione collegiale potrà indirizzarsi" anche sulla base di quanto deciderà "la magistratura" e di quali saranno "le indicazioni del Parlamento" che dovrà votare la mozione presentata dal Pd. Lo scioglimento di un movimento politico, ha aggiunto, "è un tema di eccezionale rilevanza giuridica e politica e di estrema complessità e delicatezza".

L’ATTACCO DI MELONI – Parole che non sono sufficienti per la leader di FdI Giorgia Meloni: "Lamorgese – è l’attacco – dice che sapeva e non ha fatto nulla. Se fino a ieri pensavano la sua fosse sostanziale incapacità oggi la tesi è più grave: quello che è accaduto è stato volutamente permesso e questo ci riporta agli anni già bui. E' stato calcolo, siamo tornati alla strategia della tensione". 

"La risposta di Lamorgese non è semplicemente insufficiente ma offensiva delle forze dell'ordine – ha concluso -. Sette agenti lasciati a prendere le bastonate davanti alla Cgil sono un fatto indecente e offensivo di quella gente e di questo Parlamento non fatto di imbecilli".

IL COMITATO NAZIONALE – Stamattina intanto si è tenuta al Viminale la riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduta da Lamorgese con i vertici di intelligence e forze di polizia. L'obiettivo è varare una stretta sulla manifestazioni affinché non degenerino anche in vista dell’obbligo di Green pass sui luoghi di lavoro che scatterà a partire da venerdì. A quanto si apprende tra le contromisure al vaglio c’è un rafforzamento del monitoraggio sulle chat di no vax estremisti che organizzano le proteste e delle misure di ordine pubblico per prevenire disordini.

(Unioneonline/D)

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