Sciopero per Gaza, Landini: «Tre milioni in piazza, chi governa dovrebbe ringraziarli»
Il segretario Cgil: «Chi ha partecipato ha tenuto alto l’onore dell’Italia. I violenti? Criminali e cretini»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Tre milioni di persone hanno riempito tutte le piazze d'Italia è una cosa straordinaria. Sono scese in piazza umanità, solidarietà, lotta per la giustizia sociale. È un grande fatto e in realtà chi governa dovrebbe ringraziare le persone che sono andate in piazza, che hanno difeso l'onore del nostro paese e rilanciato con forza il bisogno di fraternità, giustizia sociale, di fermare la guerra».
Lo ha detto Maurizio Landini, a margine della presentazione del suo libro a Bologna, facendo un bilancio del weekend di manifestazioni in favore del popolo palestinese e in solidarietà agli attivisti della Global Sumud Flotilla fermati dall’esercito di Israele. Per Landini «la novità fondamentale è che siamo in presenza di giovani, la partecipazione di una nuova generazione che rilancia con forza il bisogno di libertà, giustizia, di avere un futuro davanti a sé».
Non va poi sottovalutato, ha aggiunto Landini, «che chi ha scioperato non lo ha fatto per un aumento salariale, ma ha scelto di scendere in piazza e rinunciare allo stipendio perché si rende conto che per migliorare la propria condizione bisogna migliorare le condizioni della pace, quando si è di fronte a un genocidio».
Ieri Landini aveva anche risposto alle critiche di esponenti del governo, in particolare al ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini: «Ai cortei hanno partecipato quelli che pagano le tasse e perciò anche gli stipendi ai nostri ministri. Che dovrebbero baciare dove queste persone mettono i piedi. Non denigrarle o minacciarle perfino».
Sugli scontri con le forze dell’ordine, il segretario Cgil ha commentato: «I criminali e i cretini non c'entrano nulla con chi ha organizzato. La cosa di ieri a Roma mi sembra molto plastica: il corteo li ha mandati fuori, ha gridato che non li volevano e non è un caso che questi siano intervenuti quando la manifestazione di fatto era conclusa».
(Unioneonline)