Sciopero per Gaza a Cagliari, 15mila in piazza: «Blocchiamo tutto»
Studenti, lavoratori, attivisti: partecipazione massiccia alla manifestazione. Serpentone diviso dopo piazza Matteotti, una parte sulla 195 Racc poi il rientro in cittàVideo di Mauro Madeddu
Sono stati di parola. «Blocchiamo tutto» era lo slogan lanciato alla vigilia e così è: dai bus alle scuole, alla sanità.
Lo sciopero generale indetto in tutta Italia per oggi dalle sigle sindacali di base e dalla Cgil blocca anche Cagliari. Almeno 15mila manifestanti si sono radunati per il lungo corteo partito alle 10 da piazza Garibaldi con destinazione piazza del Carmine. Diversi i disagi al traffico.
Una partecipazione massiccia che ricalca quella dello scorso 22 settembre, quando anche il capoluogo si era già fermato per esprimere vicinanza alla Global Sumud flotilla e spronare i governi, in primis quello italiano, a fare qualcosa per interrompere il massacro di Israele nella Striscia di Gaza.
Il corteo, rumoroso e colorato, segue di poche ore la grande manifestazione spontanea scattata mercoledì sera dopo l’attacco alla Flotilla. Si muovono gruppi di studenti, famiglie, attivisti, sventolano decine di bandiere palestinesi e quelle per la pace, ma anche di Usb, Cobas. Il grido è univoco e ripetuto: «Blocchiamo tutto».
Il lungo serpentone («Siamo 30mila», dicono gli organizzatori) è passato davanti alla stazione di piazza Matteotti presidiata da un imponente cordone di polizia: non è successo niente.
In piazza Matteotti la divisione: una parte del corteo si è diretta verso piazza del Carmine, un’altra – ben nutrita - ha imboccato il raccordo della 195 Racc, che porta alla Statale 130. Poi la decisione di rientrare in città.