Alta tensione in vista della protesta dei portuali anti Green pass annunciata per domani a Trieste. 

Oggi il prefetto del capoluogo friulano, Valerio Valenti, ha fatto sapere che la manifestazione è stata “presentata come sciopero” ma “non è stata convalidata dalla Commissione di Garanzia quindi è una manifestazione non autorizzata che impedisce l'accesso dei lavoratori al porto e blocca l'attività”.

"Si configura cioè come interruzione di pubblico servizio, quindi è perseguibile". Per questo reato, aggiunge, "non è previsto l'arresto ma una denuncia per gli organizzatori". Valenti ha auspicato che domani "non si verifichino incidenti” ma “l'attenzione deve rimanere alta": "Ci sarà una presenza adeguata, rafforzata delle forze dell'ordine", ha concluso.

LA REPLICA – Parole che non scalfiscono le intenzioni dei dimostranti: "Se qualcuno vuole andare a lavorare vada, non blocco nessuno. Ma penso che se domani diamo una dimostrazione che siamo compatti, diamo un segnale forte a tutti", ha detto Stefano Puzzer, il portavoce del Coordinamento lavoratori portuali Trieste all'assemblea indetta dal sindacato autonomo. Quando ha chiesto ai circa 400 presenti chi sciopererà, quasi tutti hanno alzato la mano.

NON SOLO TRIESTE – Trieste, dove su 950 lavoratori del porto il 40% non ha il certificato verde, è diventata capofila della protesta. Ma sono decine le città in cui sono stati annunciati scioperi da parte delle categorie produttive, nel primo giorno di obbligo di Green pass in tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati. Manifestazioni che, se la partecipazione sarà massiccia, rischiano di paralizzare porti, logistica e trasporto delle merci.

Le situazioni più problematiche sono quelle che interessano i porti e il trasporto su gomma, dove viaggia il 90% delle merci che circolano in Italia.

Un clima di tensione costante sul quale c'è la massima attenzione da parte del Viminale che, d'intesa con palazzo Chigi, ha dato indicazioni chiare agli apparati di sicurezza: prevenzione è la parola d’ordine, rafforzando sia il controllo del territorio sia della rete e dei social. Ma anche vigilanza, in particolare sugli obiettivi più sensibili come le sedi delle istituzioni.

LA CIRCOLARE – In vista della giornata di domani il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha inviato una circolare a prefetti e questori in cui si lancia l'allarme per iniziative contro il Green pass davanti a “ingressi aziendali” e "presso aeroporti, porti, punti di snodo stradale, autostradale e ferroviari”, finalizzate “a creare disagi con possibile intralcio alla regolarità dei servizi e delle attività produttive". Alle autorità sul territorio si chiede dunque la "massima intensificazione" dell'azione di controllo del territorio e di "osservazione" nei confronti di soggetti o gruppi "ritenuti pericolosi per l'ordine pubblico". 

"Non si può escludere", scrive il capo della Polizia Lamberto Giannini, che domani sia "il pretesto" per un "ulteriore inasprimento dei toni" della protesta, con "azioni" verso "obiettivi esposti a rischio" e con "possibili episodi di contrapposizione tra gruppi aderenti a opposti estremismi". A prefetti e questori si chiede "in un quadro di necessario rigore" di mettere in campo dispositivi per garantire tutte le manifestazioni "nel rispetto delle norme e delle prescrizioni, così da scongiurare turbative e assicurare il mantenimento dell'ordine pubblico".

(Unioneonline/D)

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