Mentre impazza la polemica sui sacchetti biodegradabili a pagamento - al prezzo di uno o due centesimi - per imbustare i prodotti ortofrutticoli dei supermercati, con l'Italia divisa tra favorevoli e contrari al provvedimento, sulla questione interviene il ministero della Salute.

E lo fa per bocca del segretario generale del ministero Giuseppe Ruocco, che apre alla possibilità di portarsi le buste da casa, purché siano bio e monouso.

"Non siamo contrari al fatto che il cittadino possa portare i sacchetti da casa, risparmiando, a patto che siano monouso e idonei per gli alimenti", afferma Ruocco.

"Il problema - spiega il dirigente del ministero di lungotevere Ripa - inizialmente non era sanitario ma ambientale, poi il ministro dell'Ambiente ci ha chiesto un parere che verosimilmente sarà inserito in una circolare unica dei due dicasteri. Il cittadino può trovare altre fonti di approvvigionamento, più economiche o gratuire, l'importante è che siano sacchetti nuovi e non riutilizzati, perché dobbiamo assicurare l'igiene dei locali".

E Legambiente, che difende a spada tratta il provvedimento, apre alla possibilità dell'utilizzo di retine, pratica molto in uso nel Nord Europa: "Basta una semplice circolare esplicativa del ministero dell'Ambiente".

CONFESERCENTI CAGLIARI - Intanto arriva la posizione della Confesercenti Cagliari, che parla di "ennesimo balzello" su consumatori e piccoli commercianti. "Troviamo intollerabile che il commerciante non abbia la possibilità di scegliere se fare un regalo al proprio cliente oppure no: la nostra polemica non riguarda il prezzo, riguarda l'impossibilità di non far pagare il sacchetto a causa delle sanzioni pesantissime", afferma il presidente Davide Marcello. "Provvedimenti di questo tipo - continua - non aiutano a sensibilizzare i consumatori al rispetto dell'ambiente e sottopongono i piccoli operatori commerciali a un vincolo che impedisce anche quel piccolo gesto di cortesia che il commerciante ha sempre dedicato ai propri clienti".

(Unioneonline/L)

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