Roberto Formigoni si è costituito spontaneamente nel carcere di Bollate, dopo la conferma in Cassazione della condanna per corruzione a 5 anni e 10 mesi (ridotta dai 7 e mezzo chiesti in appello) in relazione alle vicende Maugeri e San Raffaele.

Questa mattina - intorno alle 9.30 - il sostituto procuratore generale di Milano, Antonio Lamanna, ha firmato l'ordine di esecuzione della pena nei confronti dell'ex governatore a cui viene contestata una corruzione fatta di cene, viaggi e anche di un'acquisto "agevolato" di una villa in Sardegna, il tutto pagato con i soldi fuoriusciti dalle casse dell'istituto Maugeri di Pavia e del San Raffaele di Milano.

Ad eseguire il provvedimento firmato stamattina sono stati delegati i carabinieri, ma nel frattempo, eludendo la stampa, Formigoni si è costituito spontaneamente nel carcere milanese dove è arrivato accompagnato dal suo avvocato.

E i difensori - come ci si aspettava - hanno presentato una istanza di sospensione dell'ordine di esecuzione, chiedendo quindi che la pena venga scontata ai domiciliari.

La richiesta si basa soprattutto sull'età anagrafica dell'ex governatore, che ha superato i 70 anni (72 per l'esattezza). Per questo, secondo i suoi legali, avrebbe il diritto di beneficiare della detenzione domiciliare.

(Unioneonline/s.a.)

© Riproduzione riservata