Le vittime minorenni colpite dal reato di “sextortion”, ossia ricatti a sfondo sessuale per estorcere denaro, sono aumentate del doppio.

È quanto emerge da un report sull'andamento dei reati riconducibili alla violenza nei confronti dei minori, realizzato dal Servizio analisi criminale coordinato dalla Direzione centrale della polizia criminale secondo cui la variazione percentuale sul totale dei casi trattati nel 2021 (101) è stata del +94% rispetto all'anno precedente.

Secondo il documento, "la sextortion impatta su vittime minorenni, con effetti lesivi potenziati: la vergogna che i ragazzi provano impedisce loro di chiedere aiuto ai genitori o ai coetanei".

Nel 2022 aumentano esponenzialmente gli abusi dei mezzi di correzione, la violenza sessuale e la violenza sessuale aggravata perché commessa all’interno di istituti di istruzione: in questo caso l'incremento è del 54% (con un aumento del 58% delle vittime).

In generale, per quanto riguarda i reati contro i minori, tra le vittime prevale quasi sempre il genere femminile.

La fascia anagrafica con il più alto numero di vittime è quella sotto i 14 anni e tra gli autori dei reati prevalgono gli uomini di età compresa tra i 35 e i 64 anni (62%). 

(Unioneonline/D)

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