Quelle 17 famiglie che dicono no ai funerali di Stato: "Una farsa"
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Tra i 38 morti accertati e identificati nel disastro di Genova, domattina alle 11 davanti alle massime cariche dello Stato ci saranno probabilmente solo 14 bare.
Per 17 vittime (per altre sette non è ancora stato deciso nulla) i parenti hanno deciso di dire no ai funerali di Stato preferendo invece una cerimonia intima e privata.
È il caso dei quattro amici di Torre del Greco, in Campania: oggi pomeriggio l'ultimo saluto a Giovanni Battiloro, Matteo Bertonati, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione, i 4 giovani torresi morti mentre stavano andando a Nizza e poi a Barcellona per le vacanze estive.
"Non vogliamo un funerale farsa - scrive su Facebook il papà di Giovanni, Roberto Battiloro - ma una cerimonia a casa, nella nostra chiesa a Torre del Greco. È un dolore privato, non servono passerelle".
E ancora: "Da oggi inizia la nostra guerra per la giustizia, per la verità: non deve accadere più".
Alla cerimonia sono stati presenti il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba, che ha proclamato il lutto cittadino, e altri rappresentanti delle istituzioni.
Anche per Stella Boccia, 24 anni, funerali privati a Foiano della Chiana (Arezzo). Sarà domani pomeriggio, senza telecamere così come voluto dai familiari, alla presenza esclusiva di parenti e amici provenienti anche da Somma Vesuviana (Napoli), luogo di origine della famiglia, che si era trasferita in toscana una ventina di anni fa. Il fidanzato, il peruviano Carlos Jesus Erazo Trujillo, 27 anni, resta a Genova.
Esequie private anche per Gennaro Sarnataro, 43enne di Casalnuovo che stava tornando a casa con il suo camion, per la famiglia di Pinerolo (tra loro due ragazzi di 16 e 12 anni), Elisa Bozzo, 34enne di Busalla (Genova), Francesco Bello, 41enne, a Pedemonte, Alessandro Robotti e la moglie Giovanna Bottaro, 50 e 43 anni, ad Arquata Scrivia, nell'Alessandrino.
(Unioneonline/D)
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