Pregliasco: "Virus sempre più pervasivo, lockdown con cadenza periodica potrebbero aiutare"
"Gli over 70 in casa? Non è la soluzione, serve attenzione generalizzata"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La diffusione del coronavirus oggi è "molto ampia e peggiore della prima volta" e "il problema è la pervasività di questo perfido virus che, grazie alla sua benevolenza nella grande maggioranza dei casi, penetra in famiglia e nei contesti lavorativi". Sono le parole del virologo Fabrizio Pregliasco, direttore scientifico dell'Istituto Galeazzi di Milano, durante la trasmissione Agorà, su Rai 3.
"In questo momento - ha proseguito - c'è una diffusione, non dico omogenea, ma molto ampia e peggiore della prima volta. Lo vedo nella percezione del contesto in cui vivo e lavoro, di familiari e gli amici: in questo momento la probabilità di rischio c'è e l'oggettività di contrarre l'infezione è generalizzata". Il Sars-Cov- 2, ha aggiunto, "è facilissimo acquisirlo, magari sul lavoro o in un contesto comunitario, ma poi arriva a casa" e "la famiglia è un elemento moltiplicatore perché si abbassano le difese a fronte della presenza di soggetti asintomatici".
Pregliasco si dice favorevole a lockdown programmati, con cadenza periodica, che potrebbero aiutare il sistema a "tirare il fiato": "Un andamento periodico ben venga, è un elemento da tenere in conto, modulandolo in modo rapido rispetto all'evoluzione della situazione".
Ad avanzare l'ipotesi di lockdown programmati una settimana al mese era stata Antonella Viola, ordinaria di immunologia all'Università di Padova.
"Questa patologia sarà con noi a lungo - ha detto Pregliasco - e quindi sarà importante abbassare la quota dei casi" per "riuscire a recuperare il contact tracing e contenere i contagi".
A fronte di questo, la proposta di lockdown periodici è "un po' come si faceva con la pentola a pressione, ogni tanto si faceva sfiatare il vapore" per ridurre la pressione all'interno.
Il lockdown selettivo per età, invece, che permetterebbe di tenere lontani gli over 70 dal rischio di infezione, per Pregliasco "non è la soluzione", ma serve "un'attenzione generalizzata a ridurre il contagio".
(Unioneonline/v.l.)