Scoppia il caso sul rilascio del porto d’armi di Emanuele Pozzolo, coinvolto nell'incidente della notte di Capodanno, in cui un proiettile sparato accidentalmente dalla sua pistola a una festa nel Biellese ha ferito uno dei presenti.

Secondo La Stampa il deputato aveva il porto d'armi per difesa personale da metà dicembre e i carabinieri di Biella avevano dato parere negativo sulla necessità per il parlamentare.

Altre armi, come già noto, Pozzolo le aveva nella sua casa di Vercelli, in forza del porto darmi per uso sportivo di cui era già in possesso. Il parere negativo alla necessità di difesa personale per Pozzolo secondo La Stampa sarebbe stato fornito dai militari di Biella, competenti per territorio, in quanto il parlamentare dall'autunno del 2022 aveva stabilito la sua residenza a Campiglia Cervo, quindi in zona, il paese vicino a Rosazza, luogo della festa di fine anno. La motivazione della richiesta del porto d'armi per difesa risulterebbe nel timore di ritorsioni in seguito alla partecipazione a un convegno sulla situazione dei cristiani in Iran.

Ma il comando Provinciale dei carabinieri di Biella precisa di «non avere espresso alcun parere negativo» nell'ambito della procedura ma solo di avere comunicato «di non essere in possesso di elementi utili di valutazione» in ordine alle esigenze rappresentate dal parlamentare per il rilascio dell'autorizzazione da parte della Prefettura.

(Unioneonline/D)

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