Papa Leone XIV, prima messa nella Cappella Sistina: «Ridurre Gesù a superuomo è ateismo di fatto»
Col Pontefice presenti tutti i cardinali: letture in inglese e spagnoloPrima messa per Papa Prevost nella Cappella Sistina, all’indomani dell’elezione (quella di inizio Pontificato si terrà domenica 18 maggio alle ore 10 in piazza San Pietro). Con Leone XIV concelebrano tutti i cardinali, elettori e non elettori, compreso il sardo Angelo Becciu che aveva rinunciato a partecipare al conclave. Sono in inglese e spagnolo, la prima e la seconda lettura della messa pro ecclesia, la prima per il Santo Padre: sono le due lingue maggiormente usate nelle messe internazionali in Vaticano, ma anche le principali lingue parlate dal Pontefice poliglotta, nato negli Stati Uniti e a lungo missionario in Perù. La lingua della celebrazione, come in tutte le messe solenni, è il latino. Al termine della messa, il Papa ha lasciato la Cappella Sistina tra gli applausi dei cardinali.
È il Vangelo di Matteo quello scelto per la prima messa di Papa Prevost nella Cappella Sistina. È quello che narra la scelta del primo Pontefice da parte di Cristo: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa», uno dei passi del Vangelo cantato in italiano. «Anche oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti. Contesti in cui a essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere», ha aggiunto Leone XIV commentando il Vangelo nella sua prima messa. «Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito».
«Eppure, proprio per questo sono luoghi in cui urge la missione», ha proseguito Leone XIV. «Perché la mancanza di fede porta spesso con sé drammi quali la perdita del senso della vita, l'oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, la crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre e non poco. Anche oggi non mancano poi i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto».
A conclusione dell'omelia, Leone XIV ha indicato «un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità: sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato, spendersi fino in fondo perché a nessuno manchi l'opportunità di conoscerlo e amarlo. Dio mi dia questa grazia, oggi e sempre, con l'aiuto della tenerissima intercessione di Maria Madre della Chiesa».
Per il momento il nuovo Pontefice ha deciso di confermare tutti gli incarichi di Curia: «Sua Santità Leone XIV ha espresso la volontà che i Capi e i Membri delle Istituzioni della Curia Romana, come pure i Segretari, nonché il Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, proseguano, provvisoriamente, nei rispettivi incarichi donec aliter provideatur», cioè finché non si provveda diversamente, come si legge in un comunicato della Sala stampa vaticana. «Il Santo Padre desidera, infatti, riservarsi un certo tempo per la riflessione, la preghiera e il dialogo, prima di qualunque nomina o conferma definitiva».
I prossimi appuntamenti in agenda: domani il Papa incontrerà i cardinali mentre domenica 11 maggio il primo Regina Coeli dalla Loggia centrale di San Pietro. Lunedì 12 maggio l'incontro con la stampa mondiale, il 18 maggio come detto la messa di inizio Pontificato in Piazza San Pietro. Il 20 maggio la presa di possesso della Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura mentre il 21 maggio la prima udienza generale. E ancora: il 24 maggio l'incontro con la Curia Romana e i dipendenti vaticani. Domenica 25 maggio il Regina Coeli e la presa di possesso della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano e quella della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.
(Unioneonline)