Oristano, 200 ragazzi della diocesi a Roma per i funerali del Papa
«La tristezza, la calma, il rispetto: essere qui è un privilegio»(Ansa)
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Avrebbero preferito incontrarlo dal vivo, cantare e pregare con lui. Festeggiare insomma. Ma nonostante la morte del Papa i ragazzi della diocesi di Oristano, circa 200, arrivati stamattina presto a Roma in occasione del Giubileo delle giovani che non è stato annullato, non hanno perso il sorriso e la voglia di esserci a tutti costi.
Stefano Cossu, 13 anni di Oristano, è nella Capitale assieme alla parrocchia del Sacro Cuore: «Si respira un'aria magica. Si avverte la tristezza nei volti di tantissime persone arrivate da tutto il mondo. Sarà emozionante seguire il funerale di Papa Francesco».
Gabriele Orrù, 13 anni, arriva dalla parrocchia di Cabras guidato da Monsignor Giuseppe Sanna: «Nonostante il lutto partecipare a un evento così importante è un privilegio. C'è tanta calma in città, come se fosse un segno di rispetto. È tutto molto emozionante. Siamo anche riusciti a passare sotto due Porte Sante».
I giovani della diocesi hanno visitato anche santa Maria maggiore, dove riposerà Papa Francesco.