"Sono distrutta dal dolore sapendo che una mamma e un papà, un'intera famiglia, sta piangendo la morte di un figlio. Ancora non posso credere che Valerio abbia potuto fare un gesto simile. E come me tutti quelli che lo hanno visto crescere nel quartiere".

A parlare è Giovanna Proietti, mamma di Valerio Del Grosso, il 21enne arrestato, assieme a Paolo Pirino, per l'omicidio di Luca Sacchi, il giovane ucciso nei giorni scorsi a Roma, nel quartiere Appio Latino.

È stata lei stessa a chiamare le forze dell'ordine, contribuendo al suo fermo.

Ora, in un'intervista, ha deciso di spiegare perché e cosa prova in questo momento.

"È giusto che adesso mio figlio paghi e si assuma le sue responsabilità e so che lo farà. Per questo con lo stesso dolore nel cuore non ho mai pensato mai nemmeno un minuto che si potesse fare una cosa diversa da quella che ho fatto", ha detto la donna. Aggiungendo: "La nostra è una famiglia per bene di lavoratori e per questo non potevamo aggiungere al dolore di questa tragedia la vergogna di sentirci in qualche modo complici. Quel giorno ho anche pensato che forse era l'unica maniera per dare a Valerio una speranza di riscatto. Anche lui aveva deciso di consegnarsi alla giustizia, lo so per certo''.

"So - aggiunge la Proietti - che non voleva uccidere, ma di questo non voglio dire, ci penseranno gli avvocati. Oggi - conclude la mamma del giovane indagato - c'è solo la vergogna e il dolore per una tragedia che non avrei mai potuto immaginare e per la quale a nome della mia famiglia posso solo chiedere scusa".

(Unioneonline/l.f.)

LE INDAGINI: VIDEO
© Riproduzione riservata