“Non fu diffamazione”, archiviato il fascicolo sulla citofonata di Salvini
“Mi dicono che suo figlio spaccia”, il coup de theatre per le regionali politicamente non funzionò, anzi… Ma almeno non gli è valso un processo
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Grazia Nart, gip del Tribunale di Bologna, ha archiviato il fascicolo per diffamazione a carico di Matteo Salvini sulla famosa “citofonata” del leader leghista a una famiglia del quartiere Pilastro a Bologna.
"Suo figlio è uno spacciatore? Mi dicono che qui qualcuno spaccia, posso salire?”, disse un Salvini in versione poliziotto a favor di telecamere. Era il 21 gennaio 2020, e quello doveva essere il coup de theatre della campagna elettorale, a pochi giorni dalle regionali che non finirono bene per la Lega, con la Borgonzoni nettamente sconfitta dal dem Bonaccini.
"Il Giudice ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero e ha valorizzato la nostra argomentazione difensiva sulla causale politica della condotta", sottolinea il difensore di Salvini, avvocato Claudia Eccher.
Archiviata con Salvini anche Anna Rita Biagini, la donna che lo accompagnò nella passeggiata.
(Unioneonline/L)