Imputazione coatta con conseguente richiesta di rinvia a giudizio per un medico e due ostetriche della clinica milanese Mangiagalli.

È questa la disposizione del gip di Milano nei confronti dei tre sanitari accusati di omicidio colposo per il caso di Claudia Bordoni, 36 anni, morta il 28 aprile 2016 insieme alle due gemelle che aveva in grembo.

Secondo il gip, che ha accolto l'opposizione dei familiari alla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura, "è evidente come non si possa ragionevolmente escludere che, se i sanitari imputati avessero posto in essere le condotte doverose omesse, in termini di accertamenti diagnostici e terapeutici suggeriti dalle linee guida, la morte della signora Bordoni, e anche quella delle gemelle non si sarebbe verificata o al massimo si sarebbe verificata in epoca posteriore o con minore intensità lesiva".

(Redazione Online/m.c.)

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