Sei anni di reclusione: è questa la pena decisa dai giudici del Tribunale di Arezzo, nei confronti di Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, entrambi 27enni residenti a Castiglion Fibocchi (Arezzo), indagati per la morte della ventenne genovese Martina Rossi.

La ragazza è precipitata dal sesto piano dell'hotel Santa Ana a Palma di Maiorca il 3 agosto del 2011.

Due erano le accuse contestate ai due: quella di morte come conseguenza di altro reato e di tentata violenza di gruppo.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura, al ritorno dalla notte in discoteca, la ragazza sarebbe salita in camera dei due giovani perché nella sua stanza le amiche erano in compagnia degli altri due ragazzi della comitiva di aretini e avevano formato due coppie.

Martina sarebbe caduta nel tentativo di scavalcare il balcone durante un tentativo di stupro da parte dei due imputati, come proverebbe il fatto che i pantaloncini le erano stati sfilati e non furono mai ritrovati, e come proverebbero i graffi trovati sul collo di Albertoni.

Oltre che dalla paura dell'aggressione, sarebbe stata tradita anche dalla scarsa vista, poiché era miope e non aveva gli occhiali in quel momento.

"Da papà li avevo già condannati per il loro comportamento al processo, ma adesso lo hanno fatto anche i magistrati. Dopo tanti anni troviamo un po' di giustizia", ha dichiarato Bruno Rossi, padre della vittima, dopo la sentenza.

"Abbiamo dovuto lottare contro gli insabbiamenti delle autorità iberiche contro coperture, bugie e silenzi. Nulla ci ridarà nostra figlia ma le dovevamo questa battaglia", ha concluso.

(Unioneonline/F)
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