Un lutto che ha sconvolto la Valtellina e il mondo del poker. Matteo Mutti è stato stroncato dal Covid a 29 anni, ne avrebbe compiuti 30 nel mese di agosto.

La notizia della sua morte è subito rimbalzata sui social e tra i siti specializzati che parlano di poker, suscitando grande cordoglio. Le sue doti, pokeristiche ma anche umane, erano apprezzate da tutti nella zona. "Un giovane solare, altruista, un campione che amava la vita", così lo ricorda lo zio.

Il giovane, originario di Tirano (Sondrio), aveva dovuto affrontare anche la battaglia contro la leucemia. Aveva lottato come un leone, ricordano i familiari, e l'aveva vinta.

In carriera ha conquistato due anelli Wsop Circuit, un titolo Ipt e uno Ept, oltre a diversi cash che gli hanno fatto guadagnare circa 300mila dollari.

Il suo sistema immunitario, gravemente compromesso dalla leucemia, non ha retto al Covid. Il giovane è morto lunedì all'ospedale San Matteo di Pavia, lo stesso in cui era stato in cura per quel terribile male.

Per 70 giorni familiari non hanno potuto vederlo a causa delle rigide norme imposte dall'emergenza, che non consentivano gli ingressi in ospedale.

Il papà però è riuscito a vederlo, e ricorda le sue ultime parole: "Gli tenevo la mano, era intubato eppure si sforzava di parlarmi. 'Papà quando mi porti a casa?, queste sono le ultime parole che mi ha detto".

(Unioneonline/L)
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