"Massimo era stupendo, troverò chi l'ha ucciso. Lo stalker? Non esiste...". A sostenerlo è Patrizia, l’amica accompagnata domenica a casa da Massimo Melis, l’operatore della Croce Verde trovato senza vita, brutalmente ucciso con un colpo di pistola alla tempia, nella propria auto a Torino.

Melis è stato trovato morto proprio sotto casa dell’amica Patrizia, che aveva confidato di essere angosciata dal comportamento di "un conoscente" al punto che già si ipotizzava di un presunto “stalker”. "Non è così, nessuno mi dava fastidio", sostiene però oggi Patrizia in un’intervista ripresa dalle agenzie di stampa. E se le indagini della Squadra Mobile della Questura di Torino stanno al momento seguendo la pista che porta a un uomo di 62 anni già noto alle forze dell'ordine, lei precisa: “Ho quarant'anni, non avrei mai dato retta a un sessantenne".

"Di che cosa è successo domenica non me la sento di parlare, sono ancora troppo sconvolta - aggiunge poi Patrizia - Rivedo in continuazione davanti a me il suo viso senza vita. Non potrò mai dimenticare...".

È stata lei, infatti, a scoprire il corpo di Massimo: allertata solo nel pomeriggio di lunedì 1 novembre dalla mamma del 52enne, preoccupata perché il figlio non rispondeva alle chiamate, è scesa di casa e lo ha trovato senza vita nell’auto.

Per lei "Massimo era un amico insostituibile che adesso non c'è più". "Il mio desiderio è di vedere davanti a me quell'assassino, voglio giustizia - conclude - Massimo era un uomo buono, non meritava una morte così".

I FUNERALI – Nel frattempo è arrivato dalla Croce Verde, dove Melis lavorava come autista e soccorritore, l’annuncio dei funerali, che si svolgeranno sabato a Torino. "Siamo tutti solcati da una ferita profonda e ci stringiamo in un abbraccio che unisce la nostra associazione e la famiglia di Massimo - scrivono dall’associazione - Sabato potremo salutarti come meriti e lasciare che il nostro affetto per te sostituisca ogni ulteriore parola superflua. Ti vogliamo e ti vorremo bene per sempre".

(Unioneonline/v.l.)

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