La quarta sezione penale della Cassazione ha confermato la sentenza della corte d'appello di Firenze che il 28 aprile scorso ha condannato a 3 anni Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi per tentata violenze sessuale su Martina Rossi. I ricorsi sono stati dichiarati inammissibili dai giudici.

La giovane studentessa genovese è morta il 3 agosto 2011 precipitando dal sesto piano dell’albergo Santa Ana di Cala Mayor a Maiorca, dove era in vacanza con le amiche.

E’ caduta proprio per sfuggire al tentativo di stupro dei due ragazzi condannati. Dichiarato prescritto invece il reato di morte in conseguenza di altro reato.

In primo grado il tribunale di Arezzo aveva condannato Albertoni e Vanneschi a 6 anni per tentata violenza sessuale e morte in conseguenza di altro reato. In appello, il 9 giugno 2020, i due furono assolti, poi la Cassazione ha accolto il ricorso della Procura disponendo un nuovo appello che ha condannato i due ragazzi a tre anni.

"Non ci deve essere più nessuno che possa permettere di far del male a una donna e passarla liscia. Ora posso dire a Martina che il suo papà è triste perché lei non c'è più, ma anche soddisfatto perché il nostro paese è riuscito a fare giustizia", ha detto Bruno Rossi dopo la sentenza.

Luca Fanfani, legale della famiglia, attacca la Spagna: "Martina è morta in conseguenza di un tentativo di stupro, non esiste un'altra verità. Ora la Spagna chieda scusa per come archiviarono dopo tre ore e affittarono la camera".

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata