Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, è stato ricoverato nel giorno di Capodanno all'ospedale Parini di Aosta a causa di un malore. La notizia è trapelata oggi: l'attivista 52enne si trovava nella regione alpina quando si è sentito male ed è stato portato al pronto soccorso in ambulanza. 

«Ecco dove ho passato il capodanno: al Pronto Soccorso dell'ospedale U. Parini di Aosta! Sono stato dimesso oggi, dopo essere stato ricoverato "in seguito a un problema di origine cardiaca che ha prodotto uno screzio ischemico neurologico". Roba seria, ma non grave», ha scritto su X.

Secondo il bollettino medico è stato ricoverato, come riportato dallo stesso Cappato, «in seguito a un problema di origine cardiaca che ha prodotto uno screzio ischemico neurologico nella funzione della sola articolazione della parola, attualmente in netto miglioramento». Cappato ha «eseguito gli accertamenti che confermavano il quadro clinico e ha ricevuto la terapia del caso. Sottoposto a risonanza cerebrale che ha confermato la modesta entità del danno ischemico».

«In un quadro clinico - scrive il dottor Riccio, anestesista e consigliere generale dell'associazione Luca Coscioni - pur rassicurante e in miglioramento, Marco Cappato - già dimesso nella giornata odierna - necessita comunque ancora di un adeguato periodo di riposo e cure. Stante che il problema che ha originato l'ischemia cerebrale è stato verosimilmente causato dalla presenza del Forame ovale pervio cardiaco, nelle prossime settimane Marco Cappato sarà sottoposto - in elezione - alla chiusura dello stesso». Il dottor Riccio ringrazia «tutti gli operatori dei reparti di cardiologia e di neurologia - quest'ultimo diretto dalla dottoressa Susanna Scordera - dell'ospedale Umberto Parini di Aosta per la professionalità e la disponibilità mostrate. Un ringraziamento particolare alla dottoressa Laura Caligiana».

Sui social gli auguri di Benedetto Della Vedova: «Forza Marco! - scrive il deputato di +Europa - l'Italia dei diritti di libertà e della responsabilità delle persone sul proprio destino ha tanto bisogno della tua determinazione e delle tue iniziative che l'hanno spinta in avanti. Ma non ancora abbastanza». 

(Unioneonline/D)

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