Manuela, scomparsa nel nulla a 35 anni. Mistero sempre più fitto, la sorella: "Chi sa parli"
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"Chiunque sa o ha visto qualcosa parli. Si faccia vivo con le forze dell'ordine. Vi prego".
Questo il disperato appello di Arianna Bailo, sorella di Manuela, scomparsa a Nave (Brescia) da 17 giorni. Esattamente da quel pomeriggio di sabato 29 luglio in cui ha lasciato la casa nella quale vive con l'ex fidanzato, ancora convivente nonostante i due si siano lasciati da due anni.
Resta fitto il mistero sulla scomparsa della 35enne, e la famiglia in attesi degli sviluppi delle indagini rompe il silenzio: "Rivolgo un appello a chiunque viva nelle zone limitrofe a Brescia. Le telecamere di videosorveglianza hanno inquadrato la sua vettura a Brescia sabato 28 luglio. Si tratta di una Opel Corsa a tre porte grigio metallizzata, targata EF460GZ. Chiunque la vedesse chiami immediatamente il 112", dichiara a un'emittente televisiva locale.
Intanto l'inchiesta della procura va avanti. Tra luci (poche) e ombre (tante). Dal cellulare della 35enne sono partiti dei messaggi almeno fino al 31 luglio, ovvero due giorni dopo la scomparsa.
I primi indirizzati all'ex fidanzato, in cui Manuela lo informa che non sarebbe tornata a casa, che sarebbe rimasta per due giorni al lago. Altri alla madre, per informarla che non sarebbe andata a pranzo. Altri ancora al Caf in cui lavora, per dire che non stava bene e che non sarebbe andata a lavoro.
Messaggi anomali e troppo generici. Secondo chi indaga a inviarli non sarebbe stata Manuela, tanto che non è esclusa l'ipotesi di un rapimento.
Il suo ex, Matteo, è stato anche l'unico a vederla viva. Gli inquirenti lo hanno già ascoltato come persona informata sui fatti. E ci sarebbe un altro uomo nella vita della donna, stando a quanto racconta Il Giornale di Brescia: un uomo sposato di cui Manuela sarebbe innamorata.
Per questo la pista seguita dagli inquirenti è quella sentimentale.
Il fascicolo aperto dalla procura di Brescia al momento è senza indagati.
(Unioneonline/L)