Mentre il dibattito in Italia si accende, prende sempre più corpo in Italia di un green pass allargato ma non sul modello Macron.

Nella cabina di regia di lunedì o martedì prossimo sarà valutata l’ipotesi di estendere l’obbligo della certificazione per l’accesso ai mezzi di trasporto a lunga percorrenza, come aerei, treni o navi. Un provvedimento che, per la natura geografica dell’Isola, consentirebbe l’accesso in Sardegna solo di cittadini con green pass.

La misura in effetti ricorda in parte il certificato verde alla francese, ma è molto meno restrittivo perché non riguarderebbe anche locali, ristoranti e musei. Si pensa anche, su suggerimento dei tecnici e visto il dilagare della variante Delta, di riservarel’utilizzo del green pass solo dopo aver fatto la seconda dose del vaccino.

Un utilizzo più diffuso del pass, è il ragionamento, eviterebbe il ricorso a misure più restrittive.

Sul fronte dei nuovi parametri avanza l’ipotesi di un maggior peso dell’Rt ospedaliero sui profili di rischio da assegnare alle Regioni.

La prima a parlare esplicitamente di "via italiana all'uso allargato del green pass" è stata ieri Maria Stella Gelmini, che oggi a Bruxelles dice che "è normale avere sensibilità differenti, ma sono fiduciosa che anche su questo tema, come ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Fedriga, si troverà una soluzione unitaria".

"Se non vogliamo tornare a dover chiudere il paese non possiamo perdere tempo e non possiamo accontentarci dei risultati buoni che abbiamo raggiunto - aggiunge il ministro degli Affari regionali -. Dobbiamo fare uno scatto in avanti".

LA POLITICA – L’allargamento del green pass divide la maggioranza: Pd e Italia Viva favorevoli, Lega contraria, M5S contrario all’applicazione in bar e ristoranti: "Ci sono luoghi con grandi afflussi di persone dagli stadi ai concerti fino alle discoteche, che devono aprire e per queste attività riteniamo certamente utile l'introduzione di un Green Pass - si legge in un post del Movimento -, ma è diverso il discorso per attività come bar o ristoranti: in questo momento introdurre il Green Pass per accedervi significherebbe solamente limitare una ripresa così faticosa, dopo mesi di sacrifici".  Contro anche Fratelli d'Italia, mentre Forza Italia ha una posizione intermedia.

Divisi anche i presidenti di Regione. Per Attilio Fontana in Lombardia "i numeri non sono tali da giustificare" l'obbligo esteso del green pass, mentre per Nicola Zingaretti nel Lazio "è utile per gli eventi di massa".

Attualmente il certificato verde viene richiesto per stadi, concerti e Rsa e si ottiene anche dopo la sola prima dose di vaccino.

(Unioneonline/L)

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