I legali di Beppe Grillo e Vincenzo Onorato stanno valutando il ricorso al Tribunale del Riesame sui sequestri effettuati nell’ambito dell’indagine della procura di Milano per una presunta "mediazione illecita": secondo le accuse il fondatore dei Cinquestelle, in cambio di un contratto di 240mila euro per fare pubblicità a Moby sul suo blog, avrebbe inoltrato ai parlamentari M5S le richieste di aiuto avanzate da Onorato, suo vecchio amico.

Una eventuale impugnazione del provvedimento firmato dal pm Cristiana Roveda e dall'aggiunto Maurizio Romanelli potrebbe far sì che le chat e tutti gli altri atti investigativi vengano depositati consentendo alle difese di fare una contromossa e replicare, magari chiedendo un interrogatorio.

Intanto inquirenti e investigatori sono già al lavoro sui pc e sul materiale sequestrato nelle sedi della Beppe Grillo srl a Genova e della Casaleggio Associati e ad alcuni dei dipendenti o ex dipendenti delle società coinvolte nella vicenda.

LE CHAT – Il faro si è acceso su chat in cui Grillo inviterebbe i “suoi” parlamentari in forza ai ministeri dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture, tra cui Danilo Toninelli e Stefano Patuanelli, ad avere un occhio di riguardo per Onorato. L’oggetto sarebbe il contenzioso civile tra Tirrenia in amministrazione straordinaria e il gruppo Onorato, la proroga della convenzione fra lo Stato e Compagnia Italiana di Navigazione per la continuità territoriale marittima, che con il versamento di 72 milioni di euro sarebbe stata una boccata di ossigeno, e la limitazione dei benefici fiscali alle sole navi che imbarcano equipaggi italiani e comunitari.

Da quanto si è saputo i messaggi con cui il garante del Movimento avrebbe caldeggiato la questione Moby-Onorato sarebbero stati del tipo "vedi cosa puoi fare per lui". Per i ministri interessati, però, non c’era stata alcuna pressione tanto che le istanze dell’armatore sarebbero cadute nel vuoto.

Gli inquirenti non sono convinti: quei 120mila euro annui versati da Onorato sia nel 2018 che nel 2019 sarebbero una cifra troppo alta per semplici spazi pubblicitari. Vogliono chiarire se dietro non si nascondesse un intervento del leader pentastellato finalizzato "ad orientare l'azione pubblica". 

(Unioneonline/D)

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