“Oggi, 1 Febbraio, mi sono svegliato per il primo giorno da Uomo e Militare libero. Tante volte mi sono chiesto se avessi mai avuto la fortuna di assaporare la gioia che sto provando”, ma oggi posso “gioire ed assaporare questa felicità riscattandomi di quella gioia mai assaporata prima, date le condizioni di salute con cui rientai in Italia nel Settembre 2014”.

Il marò Massimiliano Latorre, all’indomani dell’archiviazione dell’inchiesta della Procura di Roma sulla morte dei due pescatori indiani nel 2012, in cui lui e il commilitone Girone erano accusati di omicidio, pubblica un post in cui saluta con gioia la fine della vicenda che è cominciata dieci anni fa, il 15 febbraio 2012.

“Buongiorno Amici - aggiunge -. Ieri dopo quasi 10 anni molto molto lunghi e non per il tempo inesorabile che è trascorso, ma per le le vicende, le emozioni che si sono succedute, finalmente è stata messa la parola fine, a questa terribile vicenda che ha reso protagonista me ed il mio collega/amico”.

Il fuciliere della Marina ricorda che “normalmente i tempi della giustizia non sono quasi mai clementi” e ringrazia “Dio e la magistratura italiana che in questo caso è stata corretta nei tempi e nel giudizio”.

E sottolinea di aver avuto “salute e forza di volontà”, e “soprattutto il vostro grande e sempre costante affetto, amore e sostegno che non mi avete fatto mai mancare e che mi hanno dato la possibilità e la forza di resistere potendo oggi gioire ed assaporare questa felicità”.

Fra i tanti ringraziamenti, alcuni in particolare alla moglie Paola, ai genitori di lei e “alla mia mamma”.

(Unioneonline/L)

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