Aya Biran, zia tutrice di Eitan, potrebbe partire per Israele già domenica. 

"Domenica, se riuscirà a fare tutto in tempo, andrà domenica. Noi la raggiungeremo nei giorni successivi”, ha spiegato ai cronisti lo zio paterno Or Nirko, il quale ha aggiunto come hanno sentito il piccolo e “sta bene”.

L’uomo ha anche scritto una lettera appello: “Eitan è nelle loro mani e siamo molto preoccupati per la sua salute mentale. Un bambino non è un gioco per adulti, da fare a loro piacimento”, si legge.

Ricorda il disastro del Mottarone Or Nirko: "Oltre alla tragedia che ha subito ora è stato sradicato dalla sua casa”. Si dice oggi “più sereno”, mentre prima era “arrabbiato”.

"Questa - spiega ancora - è la storia di un bambino che ha perso entrambi i genitori. E le uniche persone rimaste in Italia sono gli zii paterni. Da noi è stato accolto in casa come un figlio, come un fratello per le sue cuginette”.

Eitan ha subito un “trauma” e ora “ne sta subendo un altro”.

Ancora: “Oggi io e mia moglie siamo stati felici di sentire che il console è andato a trovarlo e gli è stato permesso di vederlo. Ma l’interruzione delle cure psicologiche per lui è terribile, può portare danni permanenti incredibili”.

(Unioneonline/L)

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