Graziella Bartolucci ha ottant'anni e da molto tempo vive in una casa popolare ad affitto agevolato nel quartiere Prenestino, a Roma.

Per la maggior parte delle persone questo nome non dirà molto, eppure la signora Graziella è balzata agli onori della cronaca perché è la mamma di Paola Taverna, senatrice del Movimento 5 Stelle e vicepresidente a Palazzo Madama.

In quella casa la Taverna ha vissuto una parte della sua vita: l'alloggio fu assegnato alla sua famiglia nel 1994, quando evidentemente aveva i requisiti per poterci abitare.

Nel 2014, però, riporta Repubblica, l'Azienda territoriale che ha la gestione del patrimonio pubblico del Comune di Roma ha aperto una contestazione e avviato il procedimento di decadenza dell'alloggio perché quei requisiti non ci sono più: la signora Bartolucci oggi ha un terzo di una casa a Olbia, e fino a otto anni fa, più della metà di un fabbricato a Roma. Anche la figlia Paola dispone di almeno un alloggio, nel quartiere Torre Angela, in cui avrebbe potuto far vivere la madre: tutte proprietà che superano la soglia limite stabilita dalla normativa regionale per poter godere dell'alloggio popolare.

Lo sfratto per il momento non è "di immediata esecuzione" perché il provvedimento è fermo al Dipartimento delle politiche abitative. "La senatrice Taverna - ha commentato il sindaco Virginia Raggi - mai si è permessa di chiamare l'amministrazione o me e questo va sottolineato perché da quello che mi risulta in passato le assegnazioni delle case non avvenivano in questo modo. Sicuramente gli uffici faranno le indagini e si seguirà la legge come per tutte le persone".

Per la senatrice grillina, però, c'è stato un accanimento nei suoi confronti: "Mia madre - ha detto - è una donna di 80 anni che percepisce la pensione minima e che vive in una casa popolare, come ho fatto io finché non mi sono sposata. In quella casa ci siamo cresciuti io, mia sorella, e c'è morto mio padre. Qualche tempo fa, dopo un accertamento, sembra che mia madre non abbia più diritto a quell'alloggio. Ovviamente, come tutti i cittadini, ha agito per via legale e ha chiesto che venga chiarita questa situazione, perché lei pensa di averne ancora diritto".

"Il ruolo che stiamo svolgendo noi del M5S serve per risolvere i problemi di tutti, non quelli personali. Mia mamma sta agendo bene, è normale che una persona a 80 anni desideri morire nella stessa casa dove è vissuta. Non provo vergogna a venire da una famiglia povera e ancor meno provo imbarazzo a dire che non ci siamo arricchiti con il mio lavoro. Non ho chiesto niente a nessuno, consiglio a mia madre di adire alle vie legali, del resto funziona così tra noi cittadini normali".

(Unioneonline/D)
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