Ischia, ipotesi disastro colposo. Le parole del piccolo Ciro
La Procura di Napoli sta valutando l'ipotesi di aprire un'inchiesta contro ignoti per il terremoto che ha ucciso due persone a Ischia: disastro colposo e omicidio colposo plurimo le ipotesi di reato. "Si tratta di un quadro complesso e bisognoso di approfondimenti", ha dichiarato il capo della procura partenopea Giovanni Melillo, che ha parlato poi del legame "tra l'abusivismo edilizio e il crollo di alcuni edifici".
Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha puntato il dito contro i costruttori: "Molte delle costruzioni crollate o danneggiate dal sisma che lunedì sera ha colpito Ischia sono state realizzate con materiali scadenti e con tecnologie di costruzione che non rispondono ad alcuna normativa vigente, ritengo che per questo siano crollate o rimaste gravemente danneggiate".
DELRIO - Gli fa eco il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, che ha sottolineato l'assurdità di avere dei morti per un sisma di così bassa intensità: "Una scossa di terremoto di magnitudo 4.0 dovrebbe provocare solo un po' di paura, e invece eccoci ancora una volta a piangere vite umane", ha dichiarato. "Manca una solida cultura sulla prevenzione del rischio sismico e sulla sicurezza degli edifici".
IL BILANCIO - Due morti, 12 feriti e 2.600 sfollati (e tre bambini messi in salvo dopo 13 ore di lavoro ininterrotto dei vigili del fuoco): è questo il bilancio della scossa di terremoto del 4° grado di magnitudo che lunedì alle 20.57 ha scosso la zona di Casamicciola.
NUOVA PICCOLA SCOSSA - Intanto una nuova scossa di terremoto, anche se lieve, è stata registrata alle 5.04 di questa mattina dall'Ingv a Ischia. L'epicentro del sisma di magnitudo 1.9 è stato localizzato nella zona di Lacco Ameno, ad una profondità di 6 chilometri.
CIRO - Il piccolo Ciro, 11 anni, il bambino eroe che ha aiutato i fratellini ed è stato l'ultimo ad essere estratto dalle macerie della sua abitazione dopo 16 ore, ha parlato ai microfoni di una tv locale: "Il mio primo pensiero quando ho visto la luce è stato Dio: allora esiste davvero, ho pensato". Ricorda con lucidità i lunghissimi momenti vissuti sotto le macerie: "Quando ho saputo che il più piccolo dei miei fratelli stava bene mi sono fatto coraggio e mi sono detto che ce la dovevo fare". È stato Ciro a salvare Mattia, il fratellino di 7 anni: dopo la scossa lo ha preso e lo ha spinto con lui sotto al letto. Poi, con un manico di scopa ha battuto contro le macerie per farsi sentire dai soccorritori. "Quando è crollato tutto ho abbracciato mio fratello e quando sono arrivati i soccorritori l'ho spinto fuori per primo", ha raccontato.
IL LAVORO DEI VIGILI DEL FUOCO:
(Redazione Online/s.a.-L)
I SARDI COLPITI DAL SISMA:
I BAMBINI ESTRATTI DALLE MACERIE:
ANNA, NATA DURANTE IL TERREMOTO:
IL TERREMOTO: