Non c’è pace per Aboubakar Soumahoro. Nuova tegola per il deputato eletto con Alleanza Verdi e Sinistra e poi confluito nel gruppo misto dopo il caso cooperative che ha portato nei giorni scorsi all’arresto della moglie, della suocera e del cognato, finiti tutti ai domiciliari.

Questa volta la vicenda è personale: la Corte d’appello di Bologna ha inviato alla Camera una segnalazione sul parlamentare in cui contesta alcune irregolarità sui contributi ricevuti nella campagna elettorale per le politiche del 2022, chiedendone la decadenza da deputato. La commissione elettorale della Camera avrebbe già avviato le procedure.

Soumahoro si dice sereno, convinto che le contestazioni mosse riguardino aspetti meramente formali: «I fondi, come previsto dalla legge, sono stati tutti utilizzati per la campagna elettorale. I miei avvocati stanno predisponendo il ricorso contro il provvedimento della Corte d'appello di Bologna, per confutare con precisione gli addebiti che sono stati sollevati nei miei confronti. La giunta delle elezioni, che è l'organo parlamentare competente, riceverà quanto prima la mia documentazione per fare piena luce su ogni aspetto. Sono sereno, dimostrerò la mia assoluta trasparenza nelle sedi opportune», spiega Soumahoro.

Ieri Liliane Murekatete, moglie di Soumahoro arrestata per presunte irregolarità nella gestione dei fondi pubblici da parte delle sue coop che si occupano di migranti, ha respinto le accuse in dichiarazioni spontanee davanti al gip: «Non ho usato quei soldi per me, gli unici pagamenti che ho effettuati sono stati gli stipendi e le spese per acquistare il cibo per gli ospiti della struttura», ha detto.

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata