Sette anni e sei mesi di carcere: questa la sentenza emessa dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) nei confronti di Nicola Cosentino, ex sottosegretario all'Economia del governo Berlusconi.

Cosentino doveva rispondere, nel processo sul cartello carburanti, delle accuse di estorsione e concorrenza illecita. Insieme a lui condannati il fratello Antonio a 5 anni e l'altro fratello, Giovanni, a 9 anni e 6 mesi.

Assolta invece Maria Elena Stasi, ex prefetto di Caserta.

La Dda di Napoli aveva chiesto per l'ex sottosegretario una condanna a 12 anni.

L'inchiesta riguarda un "cartello di carburanti", settore monopolizzato dalla famiglia Cosentino, che avrebbe fatto pressioni affinché il comune di Villa di Briano (Caserta) negasse l'autorizzazione per un distributore di benzina all'imprenditore Luigi Gallo, parte offesa e "grande accusatore" nel processo.

I giudici hanno anche ordinato la confisca di beni e quote della "Aversana Petroli", azienda di famiglia dell'ex sottosegretario.
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