Si allunga la lista dei lotti di farmaci per trattare problemi gastrici e contenenti il principio attivo ranitidina, ritirati dal mercato a causa della presenza di una impurità considerata potenzialmente cancerogena.

Nell'ultima nota diffusa dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), sono oltre 500 e c'è anche il divieto di utilizzo in via precauzionale di Buscopan antiacido.

Lo scorso 20 settembre è stata diffusa una prima lista di lotti di farmaci con il principio attivo ranitidina prodotto dall'officina Saraca Laboratories, in India, ritirati in quanto contenti la N-nitrosodimetilammina (Ndma).

Con il nuovo aggiornamento, passano da 195 a oltre 515 i lotti di farmaci ritirati in via precauzionale, in attesa di accertamenti.

Nella lunga lista si trovano inoltre 34 lotti di Zantac tra compresse, fiale e sciroppo.

E, ancora, tra gli altri, 22 lotti di Ranibloc, diversi lotti di Raniben, Ranidil, Ulcex, Ranitidina Zentiva,

Ranitidina Hexa. (Qui L'ELENCO COMPLETO).

"La ranitidina - prosegue l'Agenzia - è antagonista dei recettori H2 dell'istamina ed è un inibitore della secrezione acida utilizzato nel trattamento dell'ulcera, del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e di altre condizioni associate a ipersecrezione acida. È commercializzata in Italia sia come medicinale soggetto a prescrizione medica, sia come medicinale di automedicazione, in forma di compresse, sciroppi o soluzioni iniettabili per uso endovenoso".

"Sono disponibili in commercio - conclude Aifa - altri medicinali con le stesse indicazioni terapeutiche, pertanto i pazienti che assumono medicinali a base di ranitidina devono rivolgersi al proprio medico per discutere la possibilità di una terapia alternativa".

(Unioneonline/l.f.)
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