Il Piemonte era già partito con la quarta dose di vaccino anti-Covid, dando indicazione alle Aziende sanitarie di procedere con la convocazione degli oltre 58mila immunodepressi sul territorio regionale che hanno già maturato i tempi previsti.

Ma il ministero lo ha frenato, e la Regione guidata da Alberto Cirio ha dovuto fare marcia indietro, bloccando “in via precauzionale” le Asl.

"La quarta dose esclusivamente per gli immunocompromessi - precisa il Ministero in una nota - è oggetto di valutazione da parte della nostra comunità scientifica. Solo dopo il pronunciamento di Aifa potrà eventualmente essere autorizzata". Il Ministero ha precisato che c’è stata un’interlocuzione tecnica informale con la Regione, ma non c’è stato alcun via libera alle inoculazioni.

"Le indicazioni ricevute dal Ministero della Salute sulla quarta dose da somministrare agli immunodepressi - replica la Regione Piemonte - erano chiare. Tuttavia, alla luce dell'ulteriore comunicazione arrivata oggi che subordina la validità della somministrazione in oggetto all'approvazione da parte di Aifa, stiamo dando alle aziende sanitarie indicazione di sospenderla, temporaneamente e in via precauzionale, in attesa di nuovi chiarimenti".

Intanto proprio in serata è arrivata una notizia dal Center for Disease Control and Prevention Usa, secondo cui la terza dose del vaccino anti Covid perde buona parte della sua efficacia dopo quattro mesi. Ragion per cui è sempre più probabile che nel Stati Uniti le categorie più a rischio siano sottoposte a quarta dose.

(Unioneonline/L)

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