Non è stato Raimondo Caputo a uccidere sua figlia, ma altre tre persone.

Fa i nomi Pietro Loffredo, il padre della piccola Fortuna, la bimba violentata e uccisa al Parco Verde di Caivano (Napoli) nel giugno 2014, ascoltato ieri dai magistrati del capoluogo campano in qualità di persona informata sui fatti.

A scaraventare da una finestra la bambina, dice l'uomo, sono state tre persone, che vivono all'ottavo piano: l'ex convivente di Mimma Guardato (mamma di Fortuna), la madre e la sorella; al momento, però, nessuno dei tre risulta reperibile per essere interrogato.

Alla sbarra, invece, sotto processo con l'accusa di omicidio, c'è Caputo, mentre la sua ex convivente Marianna Fabozzi è imputata per concorso in abusi sessuali.
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