È un racconto dell'orrore quello che è emerso oggi, alla Corte d'Assise di Napoli, nell'ambito del processo sulla morte della piccola Fortuna Loffredo, violentata e uccisa al Parco Verde di Caivano nel 2014, in cui è imputato Raimondo Caputo.

Una delle responsabili della casa famiglia in cui sono state ospitate le tre figlie di Marianna Fabozzi, ex compagna di Caputo, è stata ascoltata come teste e ha riferito sui comportamenti delle bimbe.

Nei loro disegni, numerose forme falliche, e nelle loro parole i ricordi delle molestie sessuali subite per mano di Caputo; in particolare la più piccola, arrivata nella struttura quando aveva 3 anni, per molto tempo rifiutava di farsi lavare e reagiva in modo disperato e aggressivo.

Il patrigno, ha detto, le faceva "fare e vedere" - sono le parole della teste - "cose da adulta", e lei più volte è stata vista mentre si strusciava sui pupazzi, si sedeva a cavalcioni su questi, oppure sui bordi del letto.

A casa, inoltre, aveva visto un film in cui una donna si metteva sulle gambe di un uomo e si strusciava, poi ha riferito di averlo visto fare ai genitori, e di aver subito lo stesso "atteggiamento" da parte del padre.

"Comportamenti sessualizzati" sono stati notati anche da parte della sorella maggiore, che si sfregava nelle parti intime quando era sola in una stanza.

LA MAMMA DI FORTUNA: "LE FIGLIE DELLA FABOZZI SI SONO SALVATE, LA MIA NO" - VIDEO:

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