C’era anche Nunzia Alessandra Schilirò, vicequestore della Polizia di stato, a protestare contro il Green pass sul palco di piazza San Giovanni a Roma, davanti alle migliaia di partecipanti (circa 3mila secondo la Questura) alla manifestazione contro la certificazione verde presto obbligatoria in ogni luogo di lavoro.

"Sono qui per dissentire con il lasciapassare verde che è assolutamente incompatibile con la nostra Costituzione. Nessun diritto può essere subordinato a un certificato verde”, ha detto, precisando all’inizio del suo intervento di parlare in veste di “libera cittadina”.

“La disobbedienza civile è un dovere sacro quando lo Stato diventa dispotico o corrotto e il cittadino che scende a patti con un simile Stato diventa complice di quella corruzione e di quel dispotismo”, ha scandito tra gli applausi scroscianti di chi la stava ad ascoltare.

Ora verrà sottoposta a procedimento disciplinare.

L'INTERVENTO:

Una notizia di cui lei sostiene di non essere ancora a conoscenza in forma ufficiale: “È bello apprendere dai giornali, anziché dalla propria amministrazione, di essere già sotto procedimento disciplinare. Sono molto serena - scrive su Facebook -. Ieri mi è capitata l'occasione di esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e l'ho fatto. Il mestiere che svolgo è pubblico. Ho ricevuto quattro premi dalla società civile per i miei risultati professionali. Sono stata in moltissime trasmissioni televisive rappresentando l'amministrazione”.

"Se l'amministrazione – continua - non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso. Ho scelto il mio mestiere, perché credevo che non ci fosse niente di più nobile del garantire la sicurezza di ogni cittadino, in modo che chiunque fosse libero di esprimere il proprio vero sé. Se questo mi viene negato, il mio mestiere non ha più senso. Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese”.

(Unioneonline/D)

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