Seconda vittima del coronavirus in Italia.

La donna, stando a quanto si apprende, era una 75enne residente in Lombardia. Non era ricoverata al pronto soccorso di Codogno, come inizialmente emerso, ma è morta nella sua casa di Casalpusterlengo e il tampone sarebbe stato fatto solo dopo il decesso.

È salito a 48 intanto il numero dei pazienti positivi: 39 di questi risiedono in Lombardia, mentre nove sono i casi accertati in Veneto, ai quali va aggiunto l'anziano di Vò Euganeo morto ieri sera all'ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova.

Due contagiati da coronavirus anche nel Pavese. Si tratta di una coppia di medici di Pieve Porto Morone: il marito opera come medico di base nel Pavese, la moglie è una pediatra che lavora nella zona di Codogno.

Da questa notte entrambi sono ricoverati al reparto di Malattie Infettive del San Matteo.

In mattinata è scattato l'allarme anche al Sirai di Carbonia, per una broncopolmonite. La situazione è rientrata dopo un paio d'ore.

LA QUARANTENA - L'ospedale di Schiavonia intanto è stato circondato da un "cordone sanitario", con Carabinieri, operatori della Croce rossa e della Protezione civile: "Abbiamo dormito sui letti e sulle barelle della sala operatoria, arrangiandoci con felpe e lenzuola - racconta un'infermiera -. Siamo stanchi, affamati e preoccupati. Non pensavamo proprio che una cosa del genere potesse succedere a un ospedale di provincia come il nostro, non siamo abituati a girare per l'ospedale senza lavorare e non possiamo uscire nemmeno in cortile, è una situazione irreale".

Restano isolati undici comuni nel Lodigiano, con più di 50mila cittadini in attesa dei risultati e in quarantena a casa loro, mentre l'Arma dei Carabinieri sta inviando un contingente di rinforzo di 80 uomini a Lodi, "preventivamente istruiti ed equipaggiati" per far fronte all'emergenza. A questo dispositivo si aggiunge un ambulatorio mobile e supporto medico per il personale impiegato.

"La collaborazione dei cittadini è fondamentale", ha sottolineato la Protezione civile, invitando "la popolazione a recarsi nelle strutture sanitarie e a utilizzare i numeri di emergenza solo se strettamente necessario".

Coronavirus: paesi deserti in provincia di Lodi
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In quarantena alcuni comuni in Lombardia e Veneto
In quarantena alcuni comuni in Lombardia e Veneto
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Castiglione d'Adda
Castiglione d'Adda
Castiglione d'Adda
La scuola media di Castiglione d'Adda
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"Gli uffici comunali e la biblioteca rimarranno chiusi al pubblico"
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Il primo caso accertato è stato registrato a Codogno
Il primo caso accertato è stato registrato a Codogno
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Si tratta di un 38enne che è stato ricoverato in prognosi riservata
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Infetta anche la moglie incinta
Infetta anche la moglie incinta
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(Ansa - Andrea Fasani)
(Ansa - Andrea Fasani)
(Ansa - Andrea Fasani)

IL PAZIENTE UNO - Sono stabili le condizioni del "caso indice", il 38enne ricoverato a Codogno: resta confermata l'intenzione di un trasferimento all'ospedale Sacco di Milano quando il quadro clinico lo permetterà.

L'uomo martedì 18 si è presentato in ospedale con sintomi influenzali ma al termine della visita è stato mandato a casa. È tornato il giorno dopo e questa volta è stato ricoverato, poi il responso dei test ha accertato la positività. È scattato immediatamente l'isolamento al Sacco di Milano, ma era già tardi. Perché nei giorni precedenti il 38enne ha fatto la sua vita di tutti i giorni: è andato al lavoro, all'Unilever di Casalpusterlengo, ha partecipato a due corse, giocato a calcetto e partecipato ad almeno tre cene e incontri di lavoro.

Probabilmente è stato contagiato durante una cena con un suo amico, un italiano che lavora nel Piacentino, rientrato dalla Cina il 21 gennaio. L'uomo però, il cosiddetto "paziente zero", è risultato negativo ai test. Delle due l'una: o non è lui il portatore del virus o lo ha avuto ma è già guarito e ha sviluppato gli anticorpi. A dare la risposta definitiva saranno i risultati degli esami del sangue in corso allo Spallanzani.

IL PREMIER CONTE - "Abbiamo preso tutte le misure e siamo disponibili a valutarne ulteriori, se necessarie. Rassicuriamo la popolazione, al momento abbiamo messo in quarantena tutte le persone che sono venute in contatto con i casi certificati positivi", ha detto il premier Giuseppe Conte.

"Cari lombardi - l'appello del governatore Attilio Fontana -. In queste ore stiamo affrontando una situazione di grande difficoltà. Occorre non farsi prendere dal panico, tenere i nervi saldi ed essere pragmatici, come noi lombardi sappiamo essere. Prevenzione, organizzazione e tempestività sono, in questa situazione, fattori chiave per la tutela della salute pubblica. La nostra azione e il nostro impegno sono totalmente destinati alle vostre comunità".

DALLO SPALLANZANI - Buone notizie intanto dal quotidiano bollettino medico dello Spallanzani di Roma. Il turista cinese, ricoverato assieme alla moglie nella struttura, "si è negativizzato ed è in buone condizioni di salute". Lo ha detto l'assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

Anche il ricercatore italiano, più volte risultato negativo ai test e dunque considerato guarito, sarà "dimesso in giornata".

Poi la rassicurazione del direttore scientifico Giuseppe Ippolito: "È una malattia non mortale, la ricerca fa grandi passi avanti. Il sistema funziona, il Paese regge".

IL BILANCIO - Guardando i dati a livello globale, risultano in calo i contagi in Cina. In crescita invece in Corea del Sud, dove sono stati registrati 142 nuovi casi di positività. In tutto il mondo i morti per il virus sono 2.360 con più di 77mila contagiati.

Intanto è atterrato questa mattina, intorno alle 6.40 all'aeroporto di Pratica di Mare, il velivolo dell'Aeronautica militare con a bordo gli italiani rimpatriati dalla nave da crociera Diamond Princess, bloccata in Giappone per l'emergenza.

I nostri connazionali, dopo aver terminato le visite, saranno trasferiti presso il Centro Sportivo dell'Esercito della Cecchignola.

(Unioneonline/D-L)

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