Vanno avanti i rilievi in corso da stamattina a Garlasco (Pavia) e Voghera (Pavia) sul caso dell'omicidio di Chiara Poggi, la 26enne uccisa nella sua abitazione il 13 agosto 2007. Dopo le perquisizioni dei carabinieri in corso nelle abitazioni di Andrea Sempio, nuovo indagato per il caso di Garlasco, e dei suoi genitori ora l'attenzione degli inquirenti si sarebbe spostata a Tromello, piccolo comune della Lomellina, sempre in provincia di Pavia. Secondo indiscrezioni alla ricerca di una possibile arma del delitto che secondo un testimone sarebbe stata gettata in un canale. Nell'ambito delle nuove indagini oggi i carabinieri del nucleo investigativo hanno effettuato perquisizioni anche nei confronti di Mattia Capra e Roberto Freddi, i due amici di Marco Poggi che, come si leggeva già negli atti, frequentavano all'epoca «la casa della vittima». Sui due giovani gli investigatori avevano già effettuato acquisizioni di materiale biologico per le comparazioni, in vista della consulenza, e anche per le attività dell'incidente probatorio, la cui udienza per i conferimenti degli incarichi è in programma venerdì a Pavia. Secondo quanto si apprende, l'arma del delitto che i carabinieri starebbero cercando a Tromello, piccolo comune della Lomellina, sempre in provincia di Pavia, sarebbe un attizzatoio di casa Poggi che – secondo una testimonianza – sarebbe stato gettato in un canale. «Tutti gli attrezzi del camino ci sono ancora», ha però confermato Rita Poggi, la mamma di Chiara.

Le ricerche sulla presunta arma del delitto di Garlasco del 2007 si basano, da quanto si è saputo, sulla testimonianza di un uomo, raccolta nei mesi scorsi dalla trasmissione “Le Iene”, che avrebbe detto di aver visto una persona, una donna, gettare un oggetto metallico in un canale. Canale che si trova a Tormello, nel Pavese, vicino a una casa che era di proprietà della nonna delle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi, e dove si stanno concentrando le attività di carabinieri e vigili del fuoco. A partire da questa nuova testimonianza, i carabinieri del Nucleo investigativo, coordinati dalla Procura pavese diretta da Fabio Napoleone, hanno deciso di effettuare ricerche nel canale a distanza di 18 anni dall'omicidio. Un accertamento che in precedenza non era mai stato fatto. Le gemelle Cappa non risultano indagate negli atti.

(Unioneonline/v.f.)

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