Il ginecologo Severino Antonori - imputato per la presunta "rapina" di ovuli a una infermiera spagnola, avvenuta alla clinica Matris tre anni fa - è stato condannato a 7 anni e 10 mesi dalla terza corte d'Appello di Milano.

In primo grado, gli era stata inflitta una pena di sette anni e due mesi.

La giovane infermiera ha raccontato agli inquirenti di essere stata segregata all'interno della clinica, dove le era stato preso anche il cellulare, e di essere finita in sala operatoria, anche se lei non voleva.

I giudici hanno disposto per Antinori l'interdizione per cinque anni dalla professione medica, hanno inflitto una multa di 3.900 euro, oltre alla spese legali e hanno stabilito un "risarcimento" di 25mila euro per le parti, da liquidare in sede civile.

La corte ha inoltre accolto le richieste di patteggiamento concordato con la Procura Generale avanzate da Bruna Balduzzi, la segretaria del medico con il quale lavorava alla Clinica Matris, e dall'anestesista Antonino Marcianò.

Per loro un pena concordata di 2 anni.

"Noi continuiamo adessere convinti dell'innocenza del professore Antinori. Attendiamo le motivazioni dell'appello e ricorreremo in Cassazione", ha commentato l'avvocato Gabriele Vitiello, legale del medico.

(Unioneonline/F)
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