Avrebbe ucciso la compagna a coltellate per poi tentare il suicidio.

«Tornato a casa l’ho trovata morta e, per disperazione, ho provato a uccidermi». È quanto dichiarato ieri ai Carabinieri da Paolo Riccone, il 50enne trovato in una casa di Incisa Scapaccino (Asti) insieme al cadavere della fidanzata, Floriana Floris, 49enne milanese ma di origini sarde. All’arrivo dei militari l’uomo era in stato confusionale.

Riccone oltre a tagliarsi i polsi ha anche ingerito della candeggina. Ora è ricoverato in ospedale ed è sedato, in coma farmacologico. A suo carico, per il momento, l'autorità giudiziaria non ha preso provvedimenti e la Procura di Alessandria è in attesa dell’esito di una serie di esami scientifici tra cui l’autopsia sul corpo della vittima e l’analisi sulle tracce ematiche trovate nell’appartamento.

(Unioneonline/v.f.)

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