Mossa a sorpresa di Facebook e Instagram che in queste ore hanno chiuso tutte le pagine istituzionali di Casapound. Azzerata la pagina ufficiale, certificata anche dalla spunta blu (aveva 280mila follower), nonché i profili di decine di militanti, dirigenti ed esponenti a partire dal presidente Gianluca Iannone e i vice Marco Clemente e Andrea Antonini.

A questi va aggiunto il blocco dell'ex segretario Simone Di Stefano e della "ducessa" di Ostia Carlotta Chiaraluce. "Un abuso commesso in un giorno simbolico - commenta su Twitter Di Stefano -. Un segnale chiaro di censura che ora colpisce noi, ma indirizzato a tutta l'opposizione di governo Pd-Cinque Stelle. Questo è solo l'inizio, chissà di cosa saranno capaci".

Soddisfazione, invece, da parte del segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti: "Le persone e le organizzazioni che diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono, non trovano posto sui social. Una motivazione esemplare a sostegno di una scelta giusta e coraggiosa. Dobbiamo condividere e diffondere queste parole importanti per mettere fine alla stagione dell'odio. Ci sono persone che se vincessero, negherebbero ad altre persone il diritto di esistere. Non bisogna mai dimenticarlo".

(Unioneonline/M)
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