"L'Italia non ha firmato nulla, non ha chiesto di aderire ad alcun prestito Mes. Le accuse sono grottesche". Lo ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri nel corso della trasmissione "Uno Mattina", dopo che nella serata di ieri l'Eurogruppo ha raggiunto un accordo sugli aiuti Ue da mettere in campo per fronteggiare l'emergenza coronavirus.

L'intesa è stata raggiunta sul Mes (un fondo salva Stati senza le condizionalità stringenti che lo caratterizzavano, ma che potrà essere utilizzato solo per le spese sanitarie), sulla Bei (Banca europea degli investimenti) e sul Sure, il meccanismo anti-disoccupazione, mentre nel testo non figurano i coronabond, di cui il governo italiano caldeggia l'emissione.

Gualtieri ha ribadito che l'accordo raggiunto non è ancora sufficiente: "il Mes è uno strumento inadeguato per affrontare la crisi, per cui serve ben altro", ha detto.

L'esecutivo italiano ritiene infatti "che a livello europeo servano complessivamente 1.500 miliardi di euro".

Ha poi difeso il governo Conte dagli attacchi che vengono dall'opposizione e in particolare dai leader di Lega e Fratelli d'Italia, che hanno criticato l'intesa con toni aspri, tanto che Giorgia Meloni è arrivata ad accusare di "tradimento" il governo Conte.

Salvini ha paragonato invece l'intesa alla disfatta di Caporetto della Prima guerra mondiale.

"Forse - ha affermato ancora il ministro dell'economia - Salvini e Meloni ignorano che il meccanismo già esiste e presenta oggi, per chi volesse accedervi, degli strumenti che prevedono condizionalità, cioè la cosiddetta troika. L'eurogruppo ha solo proposto che il Mes possa offrire anche uno strumento incondizionato, che permetterà ai Paesi che lo vorranno di prendere soldi senza condizioni".

(Unioneonline/F)
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