L’Italia si prepara alla partita di stasera contro l’Inghilterra nell’attesa finale degli Europei di calcio a Wembley. Un match su cui aleggia l’ombra del Covid, e infatti in gran parte delle città italiane non ci saranno i canonici maxi-schermi, se non in alcuni locali privati dove è richiesta prenotazione.

Nelle piazze le aree dei tifosi saranno sorvegliate dalle forze dell'ordine per scongiurare bombe epidemiologiche dovute a eccessi di entusiasmo collettivo. L'ultimo appello è arrivato dal ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, "perché siamo alla fase finale: è necessario che l'Italia riparta, riparta davvero, ma questo dipende anche dai nostri comportamenti soggettivi. Quindi mi raccomando: seguire quelle che sono le regole della mascherina, dei distanziamenti perché siamo quasi fuori da questa crisi difficile ma ancora non ne siamo usciti completamente". 

"Noi siamo sicuri – ha concluso – che gli italiani ancora una volta manifesteranno il grande senso di responsabilità che finora hanno avuto". 

NO AI MAXISCHERMI – Hanno escluso proiezioni all’aperto Cagliari, Sassari ma anche Milano, Venezia, Padova, Trieste, Palermo. A Roma per evitare assembramenti ci sarà un servizio di incanalamento ad ampio raggio e le stesse misure saranno applicate in occasione dell'allestimento del maxischermo ai Fori imperiali mentre sarà interdetta al traffico la zona attorno al Circo Massimo, anche in vista di eventuali caroselli. Previsto il divieto di vendita di bevande in vetro dalle 7 per 24 ore.

Anche lidi, bar e pub all'aperto diventeranno luoghi di raccolta dei tifosi che assisteranno alla partita davanti alle tv dei locali. Per questo l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, chiede "responsabilità e senso civico non solo nelle piazze, ma anche nei pubblici esercizi". 

(Unioneonline/D)

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