Fabrizio Corona deve tornare in carcere perché, anche di recente, ha violato le prescrizioni del tribunale di Sorveglianza. In particolare la sera in cui, per conto del programma di Massimo Giletti "Non è l'Arena", è andato nel boschetto della droga di Rogoredo, dove ha simulato l'acquisto di droga ed è poi stato smascherato e pestato da un gruppo di spacciatori.

Per questo e per altri episodi l'avvocato generale Nunzia Gatto, che rappresenta la Procura generale, ha presentato una nuova richiesta di revoca della misura dell'affidamento terapeutico per l'ex re dei paparazzi, che ormai da un anno ha lasciato il carcere di San Vittore per affrontare un periodo di riabilitazione e recupero dalla tossicodipendenza.

Tra i divieti previsti per Corona c'è anche quello di frequentare tossicodipendenti, ma ha intervistato un tossicodipendente ed è andato a Rogoredo per acquistare stupefacenti, agendo come una sorta di agente provocatore.

I giudici ora devono fissare una nuova udienza per discutere della nuova istanza e decidere se l'ex fotografo dei vip debba o meno tornare in cella.

LA DIFESA - Prevedibile la difesa di Corona, si trovava al boschetto per lavoro, in quanto stava facendo un servizio per la trasmissione di Massimo Giletti. Già nel novembre scorso il magistrato aveva chiesto il ritorno in carcere dell'ex re dei paparazzi, elencando tutte le violazioni commesse, a partire dalla partecipazione al GF Vip (senza il permesso di andare a Roma) con tanto di rissa televisiva con la conduttrice Ilary Blasi. E la difesa aveva puntato proprio sul fatto che le sue ospitate nelle discoteche e in tv fossero lavoro a tutti gli effetti per Corona, affermando inoltre che la lite con la moglie di Francesco Totti era stata creata ad arte.

(Unioneonline/L)
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