Alla vigilia della festa del 2 giugno, scoppiano le polemiche contro il ministro della Difesa Elisabetta Trenta.

Tre generali hanno fatto sapere che non prenderanno parte alla tradizionale parata romana, perché in disaccordo profondo con la titolare del dicastero, accusata di "indebolire le forze armate" e di essere espressione di un governo "disattento" sui temi della difesa e "umilia i soldati".

Si tratta dell'ex capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini, il generale Mario Arino, anche lui ex capo di Stato Maggiore della Difesa, e il generale Dino Tricarico, ex capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica.

Alla manifestazione ufficiale non sarà presente nemmeno Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d'Italia ed è ministro proprio della Difesa.

''Per la prima volta e a malincuore, dopo tanti anni non andrò alla parata del 2 giugno. Non andrò non certo per mancanza di rispetto verso le Forze armate che rimangono sempre nel mio cuore ma in segno di protesta verso il ministro Trenta", ha detto il vicepresidente del Senato.

"In questi anni sono sempre andato d'accordo con tutti i ministri della Difesa che sono arrivati dopo di me o, quantomeno, ho sempre avuto verso di loro un enorme rispetto ma chi come il ministro Trenta pensa di trasformare le Forze armate in 'Peace&Love', mancando di rispetto ai nostri uomini e alle nostre donne in divisa, non merita niente. E io il 2 giugno non voglio stare e non sarò al suo fianco durante la parata'', ha concluso l'esponente di FdI.

Il ministro Trenta ha respinto le critiche di chi la contesta: "Che dispiacere usare i nostri eroi per fini politici", ha affermato, "il concetto di inclusione significa considerare come parte integrante della Difesa tutti i militari, anche quelli che si sono ammalati in servizio. Nessuno deve rimanere indietro, avremo con noi anche i rappresentanti delle vittime del dovere ed i caduti per la Patria. Inclusione vuol dire che parteciperanno per la prima volta anche i civili della Difesa e la riserva selezionata".

(Unioneonline/F)
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