Covid, nel nord Sardegna sei nuovi casi su dieci sono Omicron. Oltre 220 sardi contagiati ogni 100mila
La Delta resta prevalente in Italia, Brusaferro (Iss): “Prossima flash survey lunedì 3 gennaio”
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Mentre l’Isola supera i 1.200 casi Covid al giorno, secondo l'ultimo monitoraggio dell'Iss per la cabina di regia mantiene per ora un'incidenza pari a 226 contagiati ogni 100mila abitanti, quindi sopra uno dei parametri di criticità (150 per 100mila). Pressoché stabili i ricoverati: nei reparti di terapia intensiva (dati aggiornati al 31 dicembre) sono 16 mentre quelli in area medica sono 146.
Intanto Omicron arriva al 60% dei nuovi casi nel territorio del nord dell'Isola. "Data l'attuale situazione di forte espansione della curva epidemica, sostenuta dalla nuova variante, caratterizzata da un elevato indice di contagiosità, si stanno determinando forti criticità sulle capacità di tracciamento dei Sisp del Nord Sardegna in una situazione comune a tutto il territorio nazionale", fa sapere il Servizio di Igiene di Ats a Sassari.
E a poco più di un anno dall'avvio della campagna vaccinale, l'Isola raggiunge quota 3.023.332 di somministrazioni totali, mentre i sardi vaccinati sono 1.269.752 (1.219.554 con doppia dose e 50.198 monodose, una media di 517 al giorno), pari al 79,4% della popolazione complessiva (circa 1,6 milioni). Nella sola giornata di giovedì sono state somministrate complessivamente circa 17mila dosi delle quali 15mila terze dosi e 1100 prime inoculazioni. Restano, però, ancora senza alcuna dose 243.687 persone di cui 74.776 bambini tra i 5 e gli 11 anni.
IL PUNTO DELL’ISS – Anche in Italia la situazione epidemiologica peggiora e come annunciato dal presidente dell'Iss Silvio Brusaferro la prossima flash survey per la rilevazione delle varianti sul territorio nazionale "verrà fatta lunedì prossimo 3 gennaio". "Attualmente abbiamo una situazione di co-circolazione dove al 20 dicembre - ha spiegato - era ancora prevalente la variante Delta, ma la Omicron era in netta crescita con percentuali superiori al 20%, anche se con grandi differenze da regione a regione".
"Nelle ultime settimane, in virtù della circolazione della variante Omicron, si segnalano anche casi di reinfezione in persone che avevano già contratto l'infezione Covid e questo richiama l'importanza di completare i cicli vaccinali e le dosi booster". "C'è un incremento delle ospedalizzazioni: per le terapie intensive - ha spiegato - siamo al 12,9% di occupazione passando dai 1023 ricoverati la settimana scorsa ai 1226 questa settimana. Anche per le aree mediche c'è un trend di crescita, passando da 8722 ricoverati la settimana scorsa a 10.866 e superando il 17% di occupazione dei posti letto. C'è come proiezione la probabilità che nell'arco di 3-4 settimane le percentuali di posti letto vadano a occuparsi progressivamente". Brusaferro ha inoltre evidenziato come il numero di tamponi stia crescendo "in modo significativo e ormai quotidianamente si supera la soglia del milione di test effettuati".
Le fasce d'età più giovani sono caratterizzate da una "maggiore circolazione del virus e nella fascia 20-29 anni la circolazione è aumentata in modo più significativo, ma tutte le fasce sotto i 40 anni sono caratterizzate da una crescita. Le curve si confermano in netta crescita sia negli under12 sia negli under20". "Il rischio di ospedalizzazioni per Covid nelle fasce più giovani è contenuto ma sempre presente e questo - ha detto - è un dato forte che ci ricorda l'importanza delle vaccinazioni anche nei più giovani".
(Unioneonline/D)