Si allontana l'ipotesi scarcerazione per Alfredo Romeo, l'imprenditore arrestato una settimana fa nell'ambito dell'inchiesta sulla corruzione nella Consip: la Procura di Roma ha dato parere negativo alla richiesta presentata dai suoi legali, ma il gip Gaspare Sturzo dovrà comunque pronunciarsi entro venerdì.

Dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell'interrogatorio di lunedì scorso svoltosi nel carcere romano di Regina Coeli, Romeo ha poi presentato una memoria difensiva per ripercorrere la vicenda.

IL QUESTION TIME ALLA CAMERA - Oggi, intanto, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan è intervenuto al question time alla Camera e, rispondendo al capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta, il quale chiedeva come mai l'amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni, non fosse stato rimosso dall'incarico, ha spiegato che l'ad "non si trova in una condizione per la quale lo statuto della società contempli o prescriva la decadenza".

Dal canto suo, il capogruppo ha risposto: "Siamo alla follia. Di fronte a una lampante violazione di legge, di statuto e di correttezza politica istituzionale, lei mi risponde così, in maniera apodittica: 'è così perché è così'. Fino a quando continuerà con questa sua incapacità di dar conto del suo operato? Fino a quando continuerà a non guardare la realtà, secondo la quale siamo di fronte a uno dei più scandali della Repubblica?".

LA POSIZIONE DEL CSM - Resta fissata invece la data del 15 marzo per la discussione, al Senato, della mozione di sfiducia nei confronti del ministro Luca Lotti, mentre oggi il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, ha parlato dello scandalo Consip nel corso del plenum riferendosi alla fuga di notizie che ha portato la Procura romana a sottrarre le indagini al Noe: il ripetersi di questi episodi, ha detto, "non può essere ignorato", "il tema della tutela del segreto non possiamo farlo gravare sugli organi di informazione ma riguarda gli uffici giudiziari".

IL MOVIMENTO CINQUE STELLE - E le polemiche continuano in ambito politico, con il Movimento Cinque Stelle che parla di uno "Stallo alla messicana con le parole dell'onorevole Alfonso Bonafede sul blog di Beppe Grillo: "Avete presente la scena dei film (frequentissima in quelli di Tarantino) in cui tutti puntano la pistola contro tutti ma nessuno spara e tutti rimangono immobili? Si chiama Stallo alla messicana. Nel 'caso Consip', sostanzialmente tutti accusano tutti di non dire la verità: Luigi Marroni (ad Consip, nominato da Renzi) accusa il ministro Lotti, Tiziano Renzi (padre di Matteo) e Carlo Russo (imprenditore amico della famiglia Renzi); Filippo Vannoni (presidente Publiacqua) accusa il ministro Lotti e Matteo Renzi; Il ministro Lotti accusa Luigi Marroni e Filippo Vannoni; Tiziano Renzi accusa Luigi Marroni".

IL VICEPRESIDENTE DEL CSM SULLA FUGA DI NOTIZIE: "UN FATTO GRAVE" - VIDEO

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